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Costruzione del Bankroll per gestire le scommesse

  pianificare bankroll e stake per vincere le scommesse

 


Cos'è il bankroll, come si costruisce e a cosa serve

Il bankroll è la cifra che colui che piazza una scommessa decide di investire nella sua attività di gioco, importo che deve incidere il meno possibile sul portafoglio complessivo dello scommettitore.

Quando si parla di bankroll management si fa riferimento alla strategia di gestione del proprio capitale iniziale destinato al gioco d'azzardo. Esistono diverse strategie o metodi matematici per tenerlo sotto controllo e due importanti aspetti da valutare:

  • Esposizione durante la giornata
  • Determinazione del limite di puntata

L'esposizione giornaliera delle puntate non dovrà superare il 10% del bankroll totale disponibile per l'attività di gioco.

Esempio:
Supponiamo di avere un bankroll di 1000 euro destinato alle scommesse, l'importo totale non dovrà superare i 100 euro al giorno, per mantenersi in una condizione ottimale di bilancio tra le schedine giocate e il badget totale disponibile.

Determinazione del limite di puntata questo aspetto è considerato il più importante in quanto fa la differenza tra lo scommettitore perdente e quello vincente. Solitamente l'importo della puntata non deve superare il 5% del badget totale disponibile.

Che cos'è lo Stake di una scommessa

Lo stake rappresenta l'affidabilità della scommessa che si andrà a giocare. Nel valutare lo stake, solitamente, chi gioca fa una valutazione oggettiva e soggettiva data dalla percentuale della quota: più alta sarà la quota più bassa sarà l'affidabilità della scommessa e viceversa.

Esempio di valutazione oggettiva

  • Bankroll mensile: 100 euro
  • Stake: affidabilità della quota pari al 3%
  • Puntata: 30 euro

La valutazione soggettiva viene fatta dallo scommettitore sulla base di eventi inaspettati come:

  • lo stato di forma di una squadra;
  • agenti atmosferici negativi per lo svolgimento dell'evento da giocare;
  • infortuni dei giocatori.

Come funziona il bankroll nel poker

  giocatore che punta a poker

 


Nel poker, proprio per le sue particolari caratteristiche di gioco, il bankroll rappresenta uno degli aspetti più importanti da tenere presente e la sua gestione varia a seconda delle modalità di gioco:

  • Se ci troviamo a giocare ai Sit and Go, bisogna considerare un buy-in di 100, 150 volte la posta di ingresso per poter affrontare una partita ad un certo livello di gioco.
  • Nel caso del poker in modalità cash il bankroll in rapporto al buy-in sarà minore perché le oscillazioni sono minori. Per oscillazioni si intende la varianza, che indica nel poker la differenza tra ciò che un giocatore si aspettava di vincere e ciò che ha effettivamente vinto.

In un tavolo da poker, solitamente è consigliabile non giocare più del 5% del proprio badget ed il giocatore vincente è di solito colui che commette meno errori nel gestire questa strategia. Essere cauti e molto attenti, nel poker è essenziale, infatti può capitare che un player giocando per un lungo periodo in un tavolo vinca molti soldi, ma poi perda tutto lo stake in una sola mano, a causa di un bluff fatto male o di una cattiva valutazione della mano di gioco.

Criterio di Kelly per la gestione delle puntate

  Calcolare matematicamente quanto puntare nelle scommesse

 


Il criterio di Kelly è un'espressione matematica che serve per costruire il bankroll e stabilire la somma di denaro da investire su una quota, in particolare nelle scommesse sportive stabilisce l'importo esatto da puntare.

Trattandosi di un procedimento matematico, bisogna tenere bene a mente un gran numero di variabili. L'intento è quello di costruire una strategia di gioco che si basi sul puntare maggiori importi quando ci si trova di fronte ad un evento con maggiori probabilità di vincita, viceversa puntare importi minori quando si tratta di scommesse con bassa percentuale di vincita.

La famosa formula di Kelly è la seguente:
(bp-q) /b=f

Vista così la formula ci comunica ben poco, perciò andiamo ad analizzare ogni singolo elemento del Criterio di Kelly.

  • b: indica il multiplo decimale della puntata che può essere vinto in una determinata scommessa. Rappresenterà la quota iniziale sottratto 1. b=valore quota-1.

    Esempio:

    Una scommessa da 100 euro con quota 4.0 restituisce un totale di 400 euro. L'importo vinto sarà di 300 euro ed è un multiplo di 3.


  • p: rappresenta la probabilità di vincita della scommessa.

    Una scommessa con probabilità di vincita del 40% corrisponde in decimali a 0,40.


  • q: indica la probabilità di perdita della scommessa.

    Usando l'esempio precedente avendo il 40% di vincita avremo anche il 60% di probabilità di perdita, quindi p-1.


  • f: rappresenta la soluzione della formula e fornisce il valore del bankroll indispensabile per effettuare la scommessa.

    Riprendendo l'esempio precedente a quota 4.0 con probabilità di vincita 0,40 mentre 0,60 probabilità di perdita.

Esempio per calcolare l'importo di una scommessa con la formula di Kelly

Utilizziamo i dati visti precedentemente per calcolare la percentuale di bankroll da investire in una scommessa: [(3x0,40)-0,60]/3=0,2


La soluzione corrisponde al 20% del bankroll, questo significa che bisogna investire il 20% del proprio bankroll per il tipo di giocata rappresentata nell'esempio.

Vantaggi e svantaggi del metodo di Kelly

Il criterio di Kelly ha il vantaggio di indicare l'importo da giocare su una determinata quota ed è utile perché insegna ad ogni giocatore a misurare e gestire il proprio bankroll.

Questa formula è svantaggiosa e poco utile, se non si è in grado di calcolare la probabilità della scommessa proposta. Un aspetto negativo di questo metodo è l'alto valore dell'importo da investire, che può superare il 10%, infatti, molti bettors di lunga esperienza preferiscono non superare il valore del 5% del proprio bankroll.